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Dormire è importante

 

Quando al mattino ci svegliamo, dopo aver goduto di un ottimo sonno ristoratore, abbiamo la sensazione di avere attraversato un periodo di rigenerazione totale. Gli effetti di questo stato benefico in cui ci troviamo sono percepiti immediatamente già nelle prime azioni che ci accingiamo a compiere e poi in maniera più palese nel corso della giornata quando abbiamo la netta percezione di essere in armonia con noi stessi, con i nostri sentimenti, con le nostre emozioni, con le nostre affettività più importanti. Senza alcun dubbio si può affermare che dopo un ricco riposo notturno si vive una sensazione di benessere psicofisico, e ci sembra di uscire da un lungo periodo di inattività mentale e fisica. Ciò è pur vero anche se sappiamo benissimo che mentre dormiamo i nostri muscoli non sono in stato di inattività, come d'altronde non lo è la nostra mente la quale, quando entriamo nel mondo del sogno, è sempre al lavoro. Quando si parla delle necessità fisiologiche vitali si cita soprattutto la respirazione, il bere, il mangiare, ma occorre citare anche il bisogno di dormire. Infatti è scientificamente provato che il bisogno di dormire è essenziale per la maggior parte dei mammiferi e che la privazione del sonno per oltre una settimana può essere letale. Durante il sonno anche se il nostro corpo riposa, la nostra coscienza non cessa di funzionare. Il fatto per cui noi passiamo circa un terzo della nostra vita dormendo è misterioso. Numerosi studi sono stati compiuti per capire non tanto, quanto e come ma perché si dorme. Quello su cui tutte le ricerche hanno concordato è che non esiste un tempo ottimale di sonno uguale per tutti (le famose otto ore) ma che si può dormire di meno, o anche di più, senza che il nostro organismo abbia delle conseguenze. Mentre dormiamo nel nostro organismo si svolgono i più svariati processi ormonali e chimici , le funzioni corporee lavorano. Anche il cervello si riposa mentre dormiamo, ma lo fa in una fase particolare del nostro sonno chiamata di "sonno profondo" (oppure "core sleep" o "sonno fondamentale") che occupa solo una piccola parte della nostra nottata. La società moderna e i tempi imposti dai ritmi di lavoro e di vita sociale e culturale sono oggigiorno tali da influenzare il nostro naturale ciclo di sonno e di veglia. Tutti contagiati dalla frenesia e dalla smania dell'arrivismo e del successo a tutti i costi verso un benessere fatto di bisogni secondari e superflui, cadiamo nella trappola di dimenticarci di noi stessi, delle nostre esigenze fisiologiche e psicologiche e andiamo incontro, quasi senza rendercene conto, ai danni dovuti alla mancanza di cura verso il nostro corpo: il tempo che si dedica al sonno è sempre in diminuzione e l'insonnia, finora semplice sintomo, si configura come una vera e propria malattia. Se calcoliamo che il sonno occupa più o meno un terzo della nostra vita capiamo che è un'esigenza fondamentale per ognuno di noi. E se non dedichiamo il giusto tempo a quest'attività notiamo un inevitabile calo di rendimento nel corso della giornata ed un peggioramento del nostro benessere generale. Per un uomo adulto, 6-8 ore di sonno sono ottimali per rigenerarsi. Ma basta dormire per questo tempo? No. Importante è anche come dormiamo. Quindi, la giusta e massima atenzione va dedicata alla scelta del nostro giaciglio: un sistema letto adeguato, con un materasso comodo, può permetterci di avere un sonno ristoratore che ci aiuta a recuperare energie. Una notte insonne o con sonno disturbato, che può essere causato da un materasso inadeguato, non ci ricarica, influenzando negativamente la nostra giornata, avendo anche ripercussioni sul notro umore. Per eccesso, è scientificamente provato che la privazione del sonno porta alla pazzia. La struttura del sonno è complessa. Esistono diversi cicli, della durata di circa 90 minuti, che si susseguono 4-6 volte nell'arco della nottata. Querste comprendono fasi di sonno leggero, dove siamo nel dormiveglia, e di sonno profondo, dove il nostro corpo è come paralizzato e dove si ha la cosiddetta fase di ristorazione. Il fatto di avere un materasso comodo, che non comprima troppo, fa' sì che nella fase di sonno leggero non si debbano cambiare troppe posizioni che disturbino, accorciandole, le fasi rem. E' stato provato che un individuo tranquillo, che dorme su di un materasso nuovo e confortevole, cambia mediamente 14 posizioni a notte che arrivano fino a 70 dormendo nervosi e su di un materasso di quindici anni di età. Il classico: "sono più stanco di quando sono andato a dormire!" Tutto ciò ci deve far riflettere e, in fase di acquisto, optare per un sistema letto che ci accolga e sostenga in maniera ottimale.

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